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Dry o Brut? Ecco le differenze per capire quale scegliere

Nel momento in cui si sceglie uno Spumante si può notare che i vini con denominazione Prosecco Superiore DOCG sono accompagnati anche da altre indicazioni. Proprio queste sono importanti per poter capire quale bottiglia fa al caso nostro e sia in linea con i nostri gusti.

Nello specifico, una classificazione importante che si trova su ogni bottiglia di Prosecco è quella che si riferisce al residuo zuccherino presente all'interno del vino, che può infatti variare di molto tra uno e l'altro. 

Essere a conoscenza del significato preciso di questi termini permetterà di scegliere il vino adatto all’occasione in cui lo si vuole servire o alla pietanza a cui lo si desidera accompagnare.

Differenza tra Dry e Brut, le versioni di Prosecco che possiamo trovare in commercio

Le principali tipologie in base al residuo livello zuccherino dello spumante sono cinque. Partendo da quella con residuo zuccherino minore, si trovano in ordine: Brut Nature, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Dry. È da tenere ben presente, però, che questa suddivisione fa riferimento esclusivamente al quantitativo zuccherino e non ha quindi nulla a che vedere con le annate e tanto meno con il metodo di produzione.

Qual è la differenza tra Brut e Dry

Queste differenze si ottengono in relazione ad un diverso processo di lavorazione del vino. Il vino, infatti, com’è noto, è ottenuto dalla fermentazione dell’uva. Da una prima fermentazione si ottiene il vino fermo, mentre con una seconda fermentazione si ottiene lo Spumante.

In questa seconda fase si prevede l’aggiunta di zucchero e lieviti. Mantenendo chiuso il contenitore i lieviti si cibano dello zucchero e producono alcol e l’anidride carbonica creando così le bollicine. Il residuo di zucchero che rimane, perché non utilizzato dai lieviti, denota quindi la dolcezza del vino e permette di distinguerlo nelle diverse tipologie sopra elencate.

Quale vino scegliere, Dry o Brut?

Nota quindi la differenza tra Brut e Dry, per scegliere con quale Prosecco brindare è necessario capire se lo si desidera più o meno morbido. Fino a qualche tempo fa la versione più richiesta era l'Extra Dry, perché i consumatori lo ritenevano la giusta via di mezzo: non troppo secco e allo stesso tempo non eccessivamente dolce.

Negli ultimi anni è invece molto richiesta la versione Brut, ovvero leggermente più secca. Essa si accosta elegantemente agli antipasti, ai primi piatti a base di pesce e alle carni bianche.
Il 'Col de Mez' Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut è uno degli Spumanti della gamma Soligo più amati per questi abbinamenti.

Altrettanto apprezzato è il 'Solicum' Rive di Soligo Millesimato, denominato Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Dry. Questa tipologia di Prosecco, che al gusto ritroviamo più piena e morbida, si abbina perfettamente al momento del dessert, quindi a fine pasto. Gli accostamenti che più si sposano con questo vino sono la pasticceria fine o le focacce dolci.
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