Che sia Natale, Capodanno o una festa di compleanno, tanti sono i momenti per un
brindisi. Questo gesto fa parte della cultura italiana e accompagna moltissime occasioni, donando
gioia e solarità.
Qual è in queste circostanze, il
metodo più appropriato per
servire e
degustare un vino come il
Millesimato Rive di Soligo Prosecco Superiore DOCG Dry e in che modo è possibile far sentire tutti gli invitati a proprio agio?
Esiste un vero e proprio
galateo del vino da seguire per poter rendere questo istante davvero perfetto. Si tratta di semplici e
piccole accortezze, come l'aprire correttamente una bottiglia o la scelta dei calici.
Avere il
set di vini e gli accessori giusti è
fondamentale per rispettare questo galateo e per rendere ogni brindisi un’esperienza indimenticabile.
Il bon ton per un brindisi impeccabile
Secondo il galateo, esiste
un tempo specifico per ogni cosa durante un brindisi. Non si dovrebbe mai avere fretta ed è fondamentale, nei
contesti formali,
non fare troppo rumore con tintinnii o richiami.
Il
primo brindisi spetta a
colui che ha
accolto e invitato gli ospiti. Quando lo riterrà opportuno e quando tutti i commensali saranno accomodati al tavolo con il Prosecco nel bicchiere, la persona si
alzerà in piedi e,
sollevando il calice, proporrà il brindisi, pronunciando un
augurio o un
ringraziamento. Se le parole pronunciate sono dedicate ad una persona in particolare, questa è tenuta ad alzarsi a sua volta e, porgendo il calice, a ringraziare per il brindisi ricevuto.
A questo momento speciale va riservato un
piccolo spazio di tempo, che può essere ritagliato nella parte iniziale o finale della cena o del pranzo.
Se ci si trova in
contesti informali, magari durante una festa più intima con amici, il tocco tra i bicchieri e le esclamazioni sono consentiti e rallegreranno questo speciale momento di condivisione e convivialità.
Che sia un contesto formale o informale, una cosa è
assolutamente sempre vietata: bere prima del termine del discorso.
Come aprire una bottiglia di vino in poche semplici mosse e dove servirlo
Può sembrare una cosa semplice da eseguire, ma
aprire correttamente una bottiglia di vino, qualunque esso sia, è in realtà un passaggio fondamentale per
mantenerne integre sia le caratteristiche
note olfattive che il
sapore al palato.
La prima cosa da fare è
rimuovere la capsula che ricopre la gabbietta e il tappo seguendo la linea trasversale indicata. Si procede quindi con l’apertura dell’
anellino della gabbietta. Per fare questo, è importante inclinare leggermente la bottiglia, tenendola dal fondo e mantenendo fermo il tappo con la mano. Quindi si ruota lentamente la bottiglia e
si estrae delicatamente il tappo.
Il galateo del vino non prevede che si stappi la bottiglia velocemente. Il
classico “botto” è per tradizione sinonimo di festa ed allegria ma è permesso dal galateo
solo per la notte di
Capodanno. Questo perché, oltre ad essere pericoloso, far volare il tappo provoca un cambio rapido della pressione presente all’interno della bottiglia con la conseguente
perdita di effervescenza.
Il botto quindi è sconsigliato se si vuole preservare al meglio lo spumante. Da tutto ciò si può quindi capire quanto importante sia sapere come aprire una bottiglia di vino correttamente.
Come si serve il vino una volta aperta la bottiglia?
In primo luogo, è necessario che chi serve il vino tenga la bottiglia con l’
etichetta rivolta
verso l’alto, in modo che la si possa vedere.
Quindi si
inclinano lievemente i calici e si versa il vino.
È di fondamentale importanza, in questa fase,
riempire il bicchiere solo
fino alla spalla. Bisogna quindi versarne poco e poi, se gli ospiti lo gradiranno, si potrà ripetere l’operazione.
Bicchieri da vino: la forma fa la differenza
Contrariamente alla credenza popolare, la
flûte è una scelta errata per la degustazione del Prosecco. Questo tipo di bicchiere viene spesso proposto perché lascia spazio alla formazione delle bollicine che scorrono lungo le pareti e donano senza dubbio un effetto visivo elegante e festoso.
Tuttavia, i bicchieri da vino stretti ed alti
impediscono ai profumi di sprigionarsi ed
essere percepiti.
Si possono vedere quindi tante bollicine formare catenelle in risalita, ma gli aromi olfattivi verranno percepiti poco.
Molto chic sono le
coppe in cristallo, talvolta viste nei film o nelle immagini vintage. Anche queste sono esteticamente affascinanti, ma
poco funzionali alla degustazione.
La
scelta migliore è un semplice
calice a forma di tulipano. Stretto alla base per permettere l’origine delle bollicine e dal corpo più ampio, cosicché possano essere liberati gli aromi e possano concentrarsi verso la parte superiore del bicchiere.
La temperatura di servizio e l’abbinamento perfetto
Secondo il galateo del vino si consiglia di
servire il Prosecco ad una temperatura di
4°C - 6°C. Una volta aperta la bottiglia, sarà necessario
mantenerla in un
cestello pieno di
cubetti di ghiaccio, così da farla rimanere fresca più a lungo.
È abbastanza complesso poi scegliere i giusti abbinamenti con il vino, se non si è molto esperti. Per dare un aiuto, ne consigliamo alcuni.
Tra i vini della categoria dei
Prosecco Superiore DOCG, il
“COL DE MEZ” Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut è ottimo al momento dell’
aperitivo.
Per accompagnare invece una
prima portata, come una spaghettata di pesce, si consiglia il
“SOLICUM” Cuvée Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extra Dry.
Diversi sono gli abbinamenti che si possono fare tra vino e cibo e se si è a corto di idee, visitando il
nostro blog è possibile trovare qualcosa di nuovo da preparare e accompagnare al vino che si preferisce.
Buona degustazione!