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Vini bianchi fermi: caratteristiche e abbinamenti

La prima grande differenza tra queste due tipologie di vini risiede nell’assenza del perlage nel vino fermo, che invece decora e anima un vino frizzante. Quindi, oltre alle uve di provenienza, sicuramente è il metodo di produzione a fare la differenza tra i due.
Inoltre, come per ogni tipologia di vino, anche nel caso dei vini bianchi fermi esiste una loro caratterizzazione in termini di proprietà organolettiche ed olfattive, tale per cui possono essere fatti specifici abbinamenti a tavola con i singoli vini.
È bene quindi che siano note le differenze per ciascun vino fermo, in modo tale da saper creare un connubio di sapori con i cibi a cui vengono accompagnati così da mettere in risalto non solo le pietanze, ma anche le caratteristiche del vino stesso.
Nello shop online sono disponibili diversi vini bianchi fermi di Colli del Soligo, dal vino bianco fermo fruttato al vino bianco fermo per pesce, così da poter scegliere quale sia più adatto all’occasione in cui lo si vuole servire e ai gusti di ciascuno.

Vino fermo: cos’è e perché si chiama così?

I vini fermi sono tutti quei vini che non contengono anidride carbonica e che quindi sono privi di bollicine. Proprio per questo motivo si definiscono fermi o “tranquilli”.
Questa classe di vini viene ottenuta attraverso una lavorazione diversa rispetto a quella che permette di produrre gli Spumanti in generale. Nei vini fermi non viene fatta la seconda fermentazione, durante la quale le reazioni biologiche che avvengono tra gli zuccheri e i lieviti del vino, mantenuto in un contenitore ermetico, portano alla formazione delle bollicine.

Nel caso di un vino fermo, invece, le uve, una volta vendemmiate, vengono pigiate e diraspate, così da ottenere il mosto. Questo succo d’uva viene fatto fermentare una singola volta e durante questo processo i lieviti si cibano delle sostanze zuccherine, rilasciando l’alcol. Al termine del processo si ottiene quindi il vino fermo.  

Le differenze tra vini fermi, frizzanti e Spumanti

Il processo di lavorazione che porta ad ottenere un vino fermo è pensato in modo tale da impedire la formazione di anidride carbonica. È però possibile, che anche all’interno di un vino fermo vi sia del gas inerte e che questo si presenti sotto forma di piccolissime bollicine. Si tratta di un fenomeno completamente diverso rispetto a quello che si presenta nei vini frizzanti o negli spumanti.
Questi ultimi, ottenuti appunto a seguito di una seconda fermentazione del vino, sono caratterizzati dalla presenza di un vivace perlage, punto chiave anche del loro gusto e delle loro note olfattive.
Esiste anche in questo caso una differenza tra i vini frizzanti e gli spumanti: i primi hanno una sovrapressione, data dall’anidride carbonica disciolta, che varia da 1 a 2,3 Bar, mentre negli spumanti supera i 3 Bar. Quindi se si degusta un vino frizzante si trova una minor quantità di bollicine e dunque una minore effervescenza rispetto ad uno spumante.  

I vini bianchi fermi di Colli del Soligo

La Cantina Colli del Soligo produce per la maggior parte vini spumanti, di cui i più noti sono indubbiamente i vini della famiglia del Prosecco DOC Treviso e del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
Non mancano i vini fermi, sia bianchi che rossi. In particolare, tra i vini bianchi fermi è possibile trovare: 
  • Sauvignon Blanc Marca Trevigiana IGT, un vino fermo dall’inconfondibile bouquet aromatico, spiccano in modo netto le note di timo, foglia di pomodoro e pompelmo rosa;
  • Pinot Grigio DOC delle Venezie, un vino bianco fermo fruttato, delicato ed equilibrato. Il bouquet è ricco di descrittori floreali, si distinguono in modo deciso il biancospino, la mela e la pera;
  • Villa Maria Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, la versione ferma di uno dei vini Spumanti più amati e richiesti in tutto il mondo. Merita di essere assaggiato;
  • Chardonnay Marca Trevigiana IGT, uno dei più importanti vini bianchi fermi fruttati, dal carattere fragrante ed armonico. Le note caratteristiche sono i profumi di pesca, ananas e agrumi;
  • Souvignier Gris PIWI Resistente, un vino “nuovo” che sta riscontrando successo. La sua particolarità risiede nel fatto che il vitigno è ottenuto da vari incroci e resiste agli attacchi delle malattie fungine. Il vino si presenta avvolgente all’olfatto e sorprendente al gusto. 

Come abbinare i vini bianchi fermi in cucina

Il Sauvignon Blanc è perfetto accanto ad un risotto a base di rosmarino e limone. Questo vino fermo esalta il sapore del primo piatto creando un’elegante armonia gustativa. È ottimo anche in accompagnamento a classici piatti primaverili come le ricette con uova e asparagi oppure abbinato a torte salate alle verdure.
La piovra bollita e poi scottata sulla griglia è ottima invece se proposta accanto ad un calice di Pinot Grigio. Il delicato sapore del mare si accosta con eleganza a questo vino bianco fermo.
La versione tranquilla del Prosecco DOCG è da accompagnare ai frutti di mare, sia cotti che crudi.
Mentre, lo Chardonnay è bene servirlo accanto ai formaggi morbidi oppure ai piatti leggermente speziati.
Infine, il Souvignier Gris è un vino bianco fermo da abbinare al pesce o ai primi piatti di mare e alle carni bianche. Da provare anche sposato ai piatti di origine asiatica.

 
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